Pasqua: tradizioni inglesi, curiosità linguistiche e cucina

È Pasqua e, allora, perché non affiancare le immancabili uova e colombe con proposte culinarie sfiziose ma altrettanto salutari? Stefania e io lo abbiamo appena fatto in questo post: è il nostro modo per augurarvi Buona Pasqua, per unire tradizioni legate alla celebrazione di questa festività nel Regno Unito, curiosità linguistiche e ricette vegane che strizzino l’occhio al gusto e alla salute. È il nostro modo per regalare del tempo a noi freelance, alle nostre famiglie, alle nostre passioni… A iniziare da un po’ di storia…

La Pasqua in Gran Bretagna

La celebrazione della Pasqua in Gran Bretagna affonda le sue radici prima dell’avvento del Cristianesimo; la parola inglese “Easter” deriva da Eostre, il nome della dea anglosassone dell’alba e della primavera, momenti di rinascita, rinnovamento e fertilità.

Il Maundy Thursday – Giovedì Santo, tradizionalmente giorno dell’Ultima Cena e della lavanda dei piedi, è una ricorrenza molto importante nel Regno Unito: come da usanza, nell’abbazia di Westminster a Londra il sovrano distribuisce su un vassoio d’argento borse di denaro ai poveri. Il termine “Maundy” deriva dal latino mandatum, comandamento, in riferimento al nuovo comandamento dato da Cristo durante l’ultima cena.

Infine, come in Italia, anche in Gran Bretagna il Good Friday – Venerdì Santo, giorno in cui si mangiano gli hot cross buns (soffici panini dolci di cannella e uvetta con sopra una croce di glassa zucchero) e l’Easter Monday – Lunedì dell’Angelo, sono feste nazionali.

Tra le tradizioni inglesi legate al simbolo pasquale delle uova ricordiamo la “Easter Egg Roll” e la “Easter Egg Hunt“: la “Easter Egg Roll” consiste nel far rotolare le uova sull’erba con un apposito cucchiaio lungo un percorso segnato a terra. Questa gara si svolge in varie zone d’Inghilterra, anche se sicuramente l’evento più famoso è quello che si tiene il giorno di Pasquetta in America sul prato della Casa Bianca. L'”Egg Hunt” è invece una caccia al tesoro con uova vere, di plastica o di cioccolato, che entusiasma grandi e piccini. Quali migliori occasioni per trascorrere del tempo all’aria aperta?

Simnel Cake

La tradizione passa anche dalla cucina

Se siete alla ricerca di un’idea diversa per un dolce pasquale, potete provare la Simnel Cake, una torta tipica della Pasqua anglosassone che simboleggia la fine della quaresima (Lent). Si tratta di un dolce arricchito di frutta secca, un po’ speziato e decorato con undici palline di pasta di mandorle che rappresentano gli apostoli (senza Giuda); le palline possono essere sostituite da fiori, ovetti o altre decorazioni. Su Internet si trovano diverse varianti di questa ricetta, in questo post vi proponiamo la versione vegan e senza glutine (fonte: The Guardian).

La parola “simnel” deriva dal latino simila (farina di grano) e, tra le varie leggende legate all’origine di questo dolce, c’è un’antica storia secondo la quale il termine “simnel” deriva dalla fusione dei nomi dei suoi ideatori Simon e Nelly, un’anziana coppia che decise di preparare un dolce usando gli avanzi per festeggiare la Pasqua con i figli. I due, non trovandosi d’accordo su come cucinarla, ebbero un forte litigio ma alla fine trovarono un compromesso e dettero vita a questo delizioso dolce.

Tra gli ingredienti di questa ricetta troviamo due termini (raisins e sultanas) sui quali poter fare un breve approfondimento linguistico seguito dai consigli utili di Stefania sulle proprietà e gli usi dell’uvetta.

Ingredienti

Versione Vegan e senza glutine

50g di ciliegie candite
150g uva passa (raisins)
50g uva sultanina (sultanas)
2 cucchiaini di spezie miste 
500g marzapane bianco 
50g margarina vegetale di girasole
50g zucchero di canna grezzo
3 cucchiai di marmellata di agrumi
1 banana
100g di farina di piselli
50g di mandorle macinate
2 cucchiaini di lievito in polvere senza glutine
100ml di succo di mele
1 cucchiaio di marmellata di albicocca 
Zucchero a velo

Vai alla ricetta integrale della “Simnel Cake” (in inglese)

Raisins o sultanas?

Che differenza c’è?

Raisins” e “Sultanas” sono traducibili rispettivamente con “uva passa” e “uva sultanina“, ma che differenza c’è tra questi due termini? Facciamo chiarezza su questo prezioso frutto essiccato.

Solitamente i termini uva sultanina e uva passa (o uvetta) vengono usati come sinonimi intercambiabili, ma è importante capire che con la parola sultanina si indica una particolare specie di frutti bianchi (ovvero la varietà Vitis Vinifera), privi di semi e dalla polpa croccante. Con il nome di uvetta o uva passa si riconosce invece, in modo generico, la tipologia di uva disidratata (solitamente essiccata al sole), della quale si possono trovare altre specie (oltre alla Sultanina) come la varietà Corinto, un po’ meno diffusa della Sultanina, ma altrettanto dolce e priva di semi.

Negli Stati Uniti l’uva sultanina è conosciuta anche con il nome di Thompson Seedless.

La differenza sostanziale, per la quale viene facilmente distinta la sultanina dalle altre varietà è quella cromatica: l’uva sultanina risulta più chiara. Ecco spiegata la scelta degli inglesi di utilizzare due “specie” di uvetta differenti, nella tipica Simnel Cake, così da ottenere un effetto “multicolor”.

Uvetta

Uno snack sano e naturale

L’uvetta in cucina si dimostra un valido alleato per tenere lontana la voglia di dolce e non abusare di zucchero o altri additivi chimici. Questo piccolo frutto essiccato è ricchissimo di fruttosio e grazie al suo gusto naturalmente dolce, costituisce una validissima alternativa sana ai dolcificanti più conosciuti.
Quindi, la prossima volta che avete voglia di dolce, non pensate più a caramelle o cioccolatini bensì… Provate a mangiare dell’uvetta!
L’uvetta, inoltre, possiede utilissimi nutrienti come ferro, potassio, acido folico e fibre, ed è un toccasana per la digestione. Merita, perciò, a pensare a essa come a un ingrediente prezioso, utile ad arricchire anche le vostre preparazioni salate. La sua aggiunta durante i vostri pasti principali, si rivelerà un ottimo modo per tenere a bada la voglia di dolci durante tutto il corso della vostra giornata lavorativa.
Per iniziare, provate ricette semplici ma sfiziose come un risotto all’uvetta e mandorle, un’insalata ricca di finocchi e uvetta, un contorno di spinaci uvetta e pinoli o addirittura un pane all’uvetta!

LATTE AROMATIZZATO ALL’UVETTA E CANNELLA

L’uvetta, già presente nella ricetta classica del müsli, può donare dolcezza alla vostra colazione come aggiunta al vostro latte vegetale preferito.
Una combinazione perfetta per un latte aromatizzato dal sapore dolce e speziato è data dall’aggiunta della cannella. Anch’essa, come l’uvetta, riduce il desiderio di dolci e rallenta l’assorbimento degli zuccheri abbassando il livello di glucosio nel sangue.
Per preparare il Latte Vegetale Aromatizzato alla Cannella e Uvetta, vi basterà riscaldare 1 lt di latte in un pentolino, con l’aggiunta della polvere di cannella o ancora meglio 2/4 cm di bacca di cannella. Una volta raggiunto il bollore, spegnere il latte e versare 2 cucchiai di uvetta. Lasciar intiepidire e consumare durante la vostra colazione o merenda.
Se siete alla ricerca di un’altra idea gustosa e sana per la vostra prima colazione, date un’occhiata al nostro precedente articolo contenente idee sfiziose e consigli interessanti per una colazione (vegan) sana, equilibrata e gustosa.

E voi: avete già deciso come trascorrere questi giorni di festa e cosa portare in tavola? Sperando di riuscire a resistere alle tentazioni sotto forma di uova di cioccolata e di passare un po’ di tempo all’aria aperta, Stefania e io vi invitiamo a condividere questo post e auguriamo a tutti voi una felice Pasqua!