7 valutazioni da fare prima di tradurre un sito

Tradurre i contenuti di un sito in una o più lingue straniere può contribuire ad aumentare la visibilità online e creare nuove opportunità di business. Ma prima di far tradurre i testi ci sono dei punti da chiarire per essere certi di offrire un servizio veramente utile e garantire un’esperienza ottimale agli utenti. Scopriamoli insieme.

1) Scegliere la lingua o la variante giusta

Sapere a chi vi rivolgete è il punto di partenza. È bene avere chiaro fin dall’inizio se volete posizionarvi su uno o più mercati stranieri e, di conseguenza, in quale/i lingua/e avete necessità di tradurre i vostri contenuti. Approcciarsi su un nuovo mercato parlando la lingua madre del vostro target vi darà un notevole vantaggio.

Ad esempio, se scegliete l’inglese, fate chiarezza sulla variante più adatta: internazionale (utile se vi rivolgete a un pubblico eterogeneo), britannico, nordamericano, australiano ecc. Se il vostro target è il mercato francese: volete raggiungere chi abita in Francia o in Canada? Lancerete i vostri prodotti in Brasile? Optate per un traduttore specializzato in portoghese brasiliano.

Se non siete sicuri della lingua parlata dal vostro target potete verificalo su siti come Ethnologue.

2) Verificare la predisposizione per il multilingue

Un altro step importante è verificare che il sito possa gestire contenuti in lingue diverse. Se usate un sistema di gestione contenuti (CMS) come WordPress non dovrete far altro che installare uno dei plugin dedicati (es: WPML) senza bisogno di particolari modifiche. Per altri CMS o per esigenze specifiche, affidatevi all’esperienza del vostro webmaster di fiducia.

A proposito di siti multilingua, è bene tenere presente che una lingua potrebbe occupare più o meno spazio rispetto a un’altra (ad esempio, l’inglese è meno prolisso dell’italiano). Ci sono poi lingue che si leggono da destra a sinistra, di conseguenza l’interfaccia dovrà essere capovolta per garantire una lettura corretta.

3) Decidere la struttura del dominio

C’è chi vuole domini distinti come www.miosito.it per l’Italia, www.miosito.uk (o .co.uk)  e chi preferisce creare sotto cartelle come www.miosito.com/en o sotto domini come en.miosito.com. La decisione è soggettiva e varia in base alla priorità che avete: la prima scelta è più adatta per chi vuole sviluppare il marketing in modo mirato su un’area geografica specifica. La seconda è più indicata per chi cerca una soluzione pratica e più economica.

4) Scegliere dove posizionare il selettore della lingua

Può sembrare una banalità ma se il cambio lingua non è in bella vista il rischio di perdere visitatori è alto. Ecco quindi che è importante posizionare il selettore in un punto facile da trovare da qualsiasi dispositivo (pc, tablet e cellulare) senza bisogno di dover scorrere le pagine. Ad esempio, il selettore  lingua può essere collocato in alto e/o nel footer tramite un menù a tendine ben visibile su ogni pagina del sito

Se oltre alle bandierine inserite i nomi delle lingue, queste andranno scritte nella lingua specifica: italiano, english, deutsch, 日本語, Ру́сский ecc.

Infine, aiutate gli utenti ad accedere ai tuoi contenuti nella lingua preferita senza obbligare, come fanno siti, a scegliere la lingua in base al paese in cui si trovano in quel momento. Facciamo un esempio: chi abita a Firenze e vuole acquistare da un sito italiano ma vuole leggere il sito in inglese deve avere la possibilità di scegliere l’inglese come lingua di navigazione.

5) Preparare il testo di partenza

Prima di inviare i testi in traduzione, cogliete l’opportunità di rileggere e/o aggiornare i contenuti di partenza. Vi soddisfano? Sono sempre validi? Trasmettono i vostri valori e la vostra personalità? Se c’è qualcosa da cambiare fatelo per tempo altrimenti quel qualcosa che non vi convince, che non è chiaro o che suona male, verrà amplificato dalla traduzione o, nella migliore delle ipotesi, non migliorerà. Prendetevi quindi il tempo necessario per apportare le modifiche necessarie o rivolgetevi a dei copywriter professionisti.  Una volta che i testi saranno pronti, salvateli in formato editabile (Word) con eventuali note e radunateli ordinatamente in una cartella da inviare o condividere con il traduttore.

6) Verificare se serve una traduzione integrale o meno 

Siete sicuri che sia necessario tradurre tutte la pagine del sito o ne bastano solo alcune? Facciamo un esempio: avete uno shop online di scarpe e volete promuovere i vostri prodotti all’estero. Mentre le schede prodotto e la pagina del chi siamo andranno tradotte per forza, le pagine dedicate al negozio fisico o a modelli non in target potrebbero essere tralasciate o accennate in altri spazi.

7) Scegliere tra traduzione, localizzazione, transcreazione

Partiamo dalle basi: affidarsi a un traduttore automatico non è mai una scelta saggia. A meno che non venga fatto un lavoro di post-editing da parte di un professionista, errori e malintesi sono all’ordine del giorno.

Questo perché un software, per quanto avanzato, non può cogliere determinate sfumature linguistiche, interpretare espressioni colloquiali, modi di dire, slang o toni di voce specifici che solo un traduttore umano riesce a fare.  Altro piccolo neo: Google può penalizzare le traduzioni automatiche nei risultati di ricerca.

Ecco che è importante investire in traduzioni ottimizzate SEO svolte da professionisti capaci di adattare il vostro messaggio e trasmettere la personalità del vostro brand. Oltre ai testi visibili agli utenti, il traduttore si occuperà anche di tradurre e adattare stringhe di testo quali le meta descrizioni, le parole chiave, i tag alt ecc.  Elementi che aiuteranno i motori di ricerca a capire meglio il contenuto delle vostre pagine e mostrarvi nelle ricerche degli utenti interessati ai vostri prodotti o servizi.

A proposito di motori di ricerca, va tenuto presente che Google e Bing non hanno il monopolio. Se decidete di posizionarvi su mercati specifici (ad esempio Cina o Giappone) occorrerà ottimizzare il sito i rispettivi motori di ricerca (Baidu, Yandex).

Rivolgersi a un mercato straniero, significa anche mostrare attenzione alle abitudini e tradizioni locali attraverso la localizzazione ovvero l’adattamento di elementi quali simboli, numeri, unità di misura, immagini, colori e simboli.

Infine, oltre a tradurre correttamente e localizzare, può essere necessario un passaggio un più: la transcreazione. Attraverso questo connubio tra traduzione e creazione avrete testi coerenti, persuasivi e culturalmente appropriati alla lingua del vostro cliente. Per rendere stimolante un testo e veicolare un concetto, il traduttore si occuperà di adattare termini, figure retoriche, rielaborare modi di dire o altre parti di un testo. Grazie alla transcreazione dimostrerete sensibilità nei confronti della cultura del vostro pubblico straniero.

Anche se la tentazione di affidarsi a un traduttore automatico è tanta perché risulta una soluzione immediata e a costo zero, delegare un traduttore in carne e ossa è senza dubbio una scelta che paga.

Avete bisogno di una consulenza personalizzata? Scrivete a info@justranslations.com! Raccontatemi il vostro progetto di traduzione e sarò felice di aiutare il vostro brand a valicare i confini nazionali.